Ogni esempio di testo costruito secondo regole precise apre la molteplicità "potenziale" di tutti i testi virtualmente scrivibili secondo quelle regole, e di tutte le letture virtuali di quei testi. Italo Calvino
Jacopo Narros
IL BARBIERE NOTTURNO
Lottomatica combinatoria
Biblioteca Oplepiana N. 42
(2018)
Il barbiere notturno
L’ufficiale di marina si rinchiude in casa propria. Per un’emicrania da mare mosso ha camminato velocemente nella notte chiara. È invalido. Le palme secche sotto al cielo nuvoloso: braccia pelose che accompagnavano un amico; ingessato a una gamba ha cercato rifugio sul suo vecchio materasso. Porta l’uniforme. Si toglie il mantello, la catena d’argento, un nastro con cui si è fasciato un braccio, le calze rotte. Getta le armi vicino alla porta aperta sul cielo freddo. Beve, più che del vino, dell’inchiostro nero. Gioca con il bicchiere vuoto della bevanda alcolica... Quel vino torbido, con cui ora divide il letto... La finestra chiusa. La lampada. Un asciugamano pulito smeraldo. Legge un libro su Verona, e su un malinteso tra parenti per il quale cercava la morte Giulietta, con una medicina prescritta: come Cleopatra, soccombeva dopo una lotta...
In guardia: sente un rumore tra le betulle secche. Un topo? Sul muro di casa della polvere nera. Tra i suoi baffi lunghi e folti, suda. Entrano in casa, come in una grotta, varcano l’ingresso, stanno affilando un coltello? Griderebbe disperatamente affrontando il nemico nell’abisso, ma delle mani grandi molano un coltello, non vede proprio un tubo, no, ecco la lama del coltello! Sulle sue guance scarne... Sulla sua nuca ferita... Muove la mascella. Lo sta radendo qualcuno. Perde l’equilibrio: i suoi non pochi peli sono colpiti da una spada.
* * *
BREVE GLOSSA
Questa plaquette nasce dall’idea di scrivere un testo costruito sui numeri delle estrazioni del Lotto. Anche chi non ci ha mai giocato forse sa che si possono ricavare dei numeri dai propri sogni. Se si sognasse per esempio il proprio padre che mangia al ristorante e ha un’indigestione e poi si andasse in una tabaccheria per giocare al Lotto, ci si potrebbe trovare facilmente davanti a un’enciclopedia come l’Enciclopedia del Lotto (Edizione Progresso, Ghisalba 1992: questa quella che ho utilizzato io) che abbina ad ogni oggetto sognato un numero, rifacendosi più o meno arbitrariamente alle associazioni parole-numeri della Smorfia napoletana. In questo caso dal suo sogno un giocatore ipotetico otterrebbe i numeri 57 (padre) 26 (mangiare al ristorante) 18 (indigestione).
Ho pensato di usare l’Enciclopedia del Lotto al contrario: invece che introdurre delle parole per ottenerne in risposta dei numeri, ho cercato nell’Enciclopedia dei numeri per ottenerne di rimando delle parole che potessero formare un testo.
Per prima cosa quindi ho individuato una serie numerica prefissata: i numeri estratti il 25 settembre 2012 sulle 11 ruote canoniche (la scelta è caduta sul 25 settembre in omaggio all’incipit dei Fleurs bleues di Raymond Queneau: «Le vingt-cinq septembre douze cent soixante-quatre, au petit jour...»).