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INVISIBILE PITTURA
Biblioteca Oplepiana N. 20
(2001)

La fatica di Luigi Orbirazzi, un modesto radiologo della provincia aretina, è stata premiata per aver fatto riemergere dalle tenebre del passato l'originario soggetto di molte famose tele e di preziosi affreschi. Leonardo, Piero della Francesca, Munch, Morandi e altri maestri del colore.
Giulio Bizzarri è l'autore di Art Caveau («Biblioteca Oplepiana», n° 20), la testimonianza di un'analisi sconcertante di cinque opere d'arte. Una di esse è Il Quarto Stato di Pelizza da Volpedo; l'artista socialista era stato costretto a modificare radicalmente il disegno originario dell'opera, che prevedeva in capo alla sommossa di popolo, non tre figure, ma una soltanto, quella della donna-madre. Gli altri due personaggi erano ancora arretrati nella prima fila del gruppo. Se così fosse rimasta, l'opera sarebbe diventata il manifesto dell'emancipazione femminile; un manifesto certamente troppo ardito per i dogmatici dirigenti del socialismo italiano di cent'anni fa. L'iconografia socialista concedeva solo un uso allegorico della figura femminile. La radiografia eseguita da Luigi Orbirazzi provò la censura persecutoria subìta dal pittore, dalla quale nacque, come opera di ripiego, Il Quarto Stato.

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